Sito del Forum della Lingua Siciliana

Forum della Lingua Siciliana

Provincia di Siracusa

 
 

di Giuseppe La Delfa

 

Inaugurata la nuova sede della Facoltà di Scienze della comunicazione a Noto

 

Lunedi 8 giugno 2009 alle ore 9,30 a Noto, nei locali del Palazzo Giavanti, gioello barocco della città netina, patrimonio dell'Unesco, si è svolta la Cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Messina.

Tra i presenti l'avvocato Corrado Valvo (Sindaco di Noto), S.E. mons. Antonio Staglianò (Vescovo della diocesi di Noto); il prof. Salvatore Cavallo Presidente del C.U.M.O., il prof. Francesco Tomasello (Magnifico

Rettore dell'Università di Messina), il prof. Antonino Pennisi (Preside della Facoltà di Scienze della Formazione), il Prof. Salvatore Agresta Coordinatore del C.d.l. di Scienze dell'educazione), il prof. Beraldino Palumbo (coordinatore del C.d.l. di Scienze della Comunicazione).

Dopo il taglio del nastro inaugurale le autorità e il numeroso pubblico di docenti e di alunni universitari si sono trasferiti nell'Aula magna per ascoltare le relazioni e gli interventi dei responsabili della struttura, a partire del Magnifico Rettore che si è dimostrato particolarmente soddisfatto per questa nuova realtà. Il sindaco Corrado Valvo ha espresso la disponibilità a continuare nella collaborazione fattiva e concreta. Il prof. Pennisi, Preside della Facoltà, ha esposto ai presenti l'offerta formativa dei corsi nuovi che si andranno ad attivare nel 2009-2010 e il relativo Master di primo livello. Hanno proseguito il prof. Salvatore Agresta sottolineando il realizzato negli anni precedenti, il preside Smiriglio ha ringraziato le istituzioni religiose e il prof. Beraldino Palumbo ha ribadito la voglia di fare concretamente perchè crede in questo progetto per questa sede prestigiosa.

Ha concluso il Vescovo Staglianò con parole di speranza per un futuro migliore per le popolazioni del sud della Sicilia facendo riferimento al Logos che ci guida, punto di riferimento cristiano.

 

11 Giugno 2009

 

 
 

 

Siracusa si tinge dei sublimi colori della Poesia

Eccezionale evento a Siracusa:  serata conclusiva della 1a Edizione del Concorso

di Poesia Dialettale Siciliana “Nino Marzà”.

 

Da sinistra il presidente nazionale dell'A.N.PO.S.DI. dott. Mimmo Staltari; il poeta Marco Scalabrino; la direttrice didattica Cettina Maccarone; il giornalista Alfio Patti, il Presidente regionale A.N.PO.S.DI. Sicilia  Antonino Magrì.

 

Domenica 6 Aprile 2008, a Siracusa, nel salone di Rappresentanza della Capitaneria di Porto, gremito per l’occasione, si è tenuto un evento culturale di notevole rilevanza: sono stati premiati i vincitori della 1a Edizione del Concorso di Poesia dedicato al poeta “Nino Marzà”, bandito dalla Delegazione Siciliana dell’A.N.PO.S.DI., in collaborazione con la Conf.A.C. e con l’Associazione Culturale MarranzAtomo di Catania. La serata è stata organizzata e  presieduta dal Delegato Regionale dell’A.N.PO.S.DI., il poeta Antonino Magrì (coadiuvato dal Vice Delegato Regionale Giuseppe La Delfa), che ha  introdotto la manifestazione, facendo rilevare l’importante ruolo rivestito dal 1952 dall’Associazione, con sede centrale a Roma, che preserva e diffonde la cultura dialettale italiana attraverso cenacoli di poesia, convegni di studio e pubblicazioni varie. La Delegazione Siciliana ha fortemente voluto la realizzazione di questo Premio per ricordare la figura del grande poeta catanese Nino Marzà, vissuto per diversi anni anche nella città di Siracusa, scomparso nel 2006. Marzà fu considerato il “poeta galantuomo” per i tratti di nobiltà e disponibilità d’animo che lo connotarono, per l’amore intenso verso la terra natia che dimostrò con uno studio attento della storia della Sicilia e decantandone le bellezze attraverso la propria arte poetica. In qualità di Delegato Regionale dell’Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali (A.N.PO.S.DI.), Marzà si prodigò a livello nazionale per portare avanti con passione ardente l’immagine della Sicilia ed il suo elevato valore etico e culturale, cercando di mostrarne il volto più vero ed anche, purtroppo, meno conosciuto. La riuscita della serata si deve anche all’impegno costante ed indefesso del nostro poeta e scrittore Giuseppe La Delfa che è stato uno degli attivi organizzatori. Hanno presenziato alcune autorità militari tra cui il Comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, Capitano di Vascello Antonio Munafò, il Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare, Giovanni Girmena e tutti i familiari del poeta a cui è stato dedicato l’evento, compresi la moglie Beatrice ed il figlio maggiore Salvatore, che hanno vissuto il momento celebrativo non senza un moto di estrema commozione. Ospiti d’Onore il Presidente Nazionale dell’A.N.PO.S.DI., il dott. Mimmo Staltari e Signora, giunti per l’occasione dalla sede nazionale, il Vice Presidente della Conf.A.C. dott. Augusto Lucchese ed il maestro pittore Vittorio Ribaudo, mecenate della cultura artistico-pittorica siciliana, che ha donato alcune sue opere ai vincitori. La Giuria del Premio, presieduta dal prof. Giuseppe Gulino, docente dell’Università di Catania, era composta da personalità di altissimo livello in campo letterario, il giornalista dott. Alfio Patti, la prof. Cettina Maccarone, l’operatrice culturale Vera Ambra, il poeta Marco Scalabrino e la segretaria regionale Rosalba Randone. Nei mesi scorsi i membri della Giuria hanno dovuto svolgere un’intensa attività di selezione per scegliere le liriche più meritevoli tra le oltre 300 pregevoli opere pervenute da ogni provincia siciliana, prova tangibile che la nostra terra annovera poeti dialettali di indubbia finezza e maestria. A impreziosire la serata, un miniconcerto del grande chitarrista classico catanese, il maestro Daniele Ferlito, che ha reso omaggio alla memoria del Poeta, eseguendo alcuni brani che Marzà amava tanto: Capriccio Arabo e Recuerdos de La Alambra di F. Tarrega.  Il maestro annovera molti importanti concerti al suo attivo, il suo prezioso intervento, connotato da un’ottima regolarità ritmica, da un suono pulito e scevro dai comuni canoni, ha  sublimato in un connubio magico ed armonico due arti così affini quali la Poesia e la Musica. I vincitori sono intervenuti da varie parti della regione: proveniva da Palermo il poeta classificatosi al terzo posto, Tindaro Spadaro, con la lirica “Sbrizzia”; il 2° posto è andato a Flora Restivo da Trapani, con la lirica “Mazzamareddu” che, assente giustificata, ha delegato per il ritiro del Premio il giornalista, poeta e scrittore cav. Giuseppe La Delfa, il quale ha letto il messaggio di delega della poetessa; e da Firenze è intervenuto il vincitore del 1° premio, Senzio Mazza, originario della provincia di Catania, che con la lirica “Pizzini d’amuri” si è aggiudicato una pregevole opera pittorica su legno dell’artista internazionale maestro Vittorio Ribaudo, un elegante trofeo alla sicilianità, l’abbonamento annuale all’A.N.PO.S.DI. e la partecipazione gratuita ai 4 giorni di Convegno Nazionale A.N.PO.S.DI. che si terrà a Siracusa nei giorni  2-3-4-5 maggio 2008. Le poesie vincitrici sono state declamate dall’attore catanese Orazio Aricò e le motivazioni delle liriche vincitrici dall’attrice siracusana Mirella Parisini. La serata si è conclusa con la declamazione accorata da parte del poeta dialettale catanese, Gaetano Petralia, di una lirica di Nino Marzà, che ricordiamo ancora per l’immenso orgoglio che nutrì per la propria sicilianità e per la Poesia che si faceva in lui inno e speranza, mediatrice quotidiana tra i molteplici patemi umani, strumento che “aiuta a vivere”. Il merito dell’artista Marzà sta nel suo modesto ripiegamento all’ombra di un pudore che lasciava spazio solo al respiro dei versi.

 

Maria Luisa Vanacore.